Recensione OnePlus Buds 3: non sono “Pro”, ma non lo direste

La confezione di vendita è piuttosto standard: oltre a cuffiette e custodia di ricarica, ci sono due coppie di gommini aggiuntivi e un cavetto di ricarica USB/USB-C troppo corto. Molto bello, rosso e bianco, ma sempre troppo corto.

I OnePlus Buds 3 somigliano molto ai Buds Pro 2: il design rimane praticamente invariato, sia negli auricolari che nel case. 

Le cuffiette si distinguono per le doppie finiture, azzurre (o nere) e opache sulla testa degli auricolari, argentee e lucide sugli steli. Lungo lo stelo, una piccola sezione con finitura diversa indica il sensore touch per i controlli.

Al netto dei colori (devo dire che questo azzurro non mi dispiace affatto!), la scelta di mantenere lo stesso design funziona: proprio come gli altri modelli con la stessa forma, anche i nuovi OnePus Buds 3 sono molto comodi e leggeri. Questo tipo di auricolari, con stelo e meno “bombati” di altri, sono quelli che consiglio sempre a chi non va troppo d’accordo con i gommini, ma col giusto modello può riuscire a sopportarli. Questo, come gli AirPods Pro o i Nothing Ear (2), è uno dei quei giusti modelli

Anche la custodia di ricarica è molto simile alle precedenti ed è semore comoda da portare con sé: si apre in orizzontale, col coperchio che sollevandosi divide in due il piccolo parallelepipedo e svela l’alloggiamento per le cuffie e il pulsante per l’accoppiamento. Il rivestimento è opaco, sembra resistere bene ai graffi e, grazie alle forme sottili, la custodia si infila comodamente in qualsiasi tasca.

Dulcis in fundo, c’è la resistenza a polvere e liquidi, con certificazione IP55.

Anche stavolta OnePlus punta molto sulla qualità audio, e non delude le aspettative: per essere un paio di auricolari che prova a stare sotto i cento euro, il suono è di ottima qualità. All’interno delle cuffiette c’è un doppio driver dinamico con design coassiale (woofer da 10,4mm, tweeter da 6 mm), con una risposta in frequenza molto ampia, da 15 Hz a 40 KHz. Inoltre, c’è il supporto al codec Hi-Res LHDC: si tratta di un codec ad alta risoluzione con bitrate variabile, nativamente supportato da smartphone OPPO, OnePlus, Huawei, Vivo e Redmi. Proprio per questo motivo, se volete il massimo dell’esperienza sonora dei Buds 3, vi suggeriamo di accertarvi che il vostro smartphone supporti il codec LHDC.

 

Il suono è tendenzialmente molto buono, anche se OnePlus mantiene un marcato profilo a V che esalta bassi e alti. I bassi in particolare sono particolarmente enfatizzati, e in alcuni pezzi possono risultare eccessivi. Ci sono però due note positive: la prima è che, anche a volumi elevati, i bassi mantengono sempre una grande qualità, con una suono tondo e definito, senza distorsioni. La seconda buona notizia è che se non amate troppo i bassi, dall’app HeyMelody avete ampio modo di ricalibrare il suono: oltre all’immancabile equalizzatore a sei bande, c’è anche la possibilità di modificare il livello di BassWave, ossia la funzione incrementa dinamicamente i bassi (che può essere anche disattivata del tutto).

Il soundstage non è particolarmente ampio ma solo nella media, ma il suono è ricco di dettagli (specialmente con il codec LHDC) e tendenzialmente molto caldo (merito degli ottimi bassi): pur non offrendo una resa “fedele”, da audiofilo, è comunque avvolgente e piacevole, con una buona dinamica.

Da un punto di vista sonoro, un buon alleato è sempre Golden Sound, la funzione disponibile nell’app HeyMeloddy che permette di personalizzare automaticamente il suono dopo un test sull’udito. Avviando Golden Sound, viene prima eseguito uno scan del canale uditivo, e poi l’app farà ascoltare dei suoni a varie frequenze per ognuno dei due auricolari, chiedendo all’utente di muovere uno slider finché il suono non viene più udito. In questo modo, il software è in grado di tarare il suono basandosi specificamente sulle capacità uditive dell’utente: personalmente ho la fortuna di non avere grandi problemi all’udito, ma il risultato è comunque sensibile e apprezabile.

Dall’app c’è anche la possibilità di attivare la funzione OnePlus 3D Audio, che crea un’esperienza sonora che simula un impianto surround: il risultato varia moltissimo a seconda della canzone, passando dall’essere una piacevole aggiunta a un’esperienza cacofonica, con tutte le sfumature nel mezzo. Migliori invece i risultati con film e serie TV, dove un suono con una maggiore spazialità è sempre benenuto.

Connessione

Il Bluetooth è in versione 5.3, la connessione è sempre impeccabile: non ho mai riscontrato problemi di disconnessione o altro.

Molto apprezzato il codec LHDC (solo su Android) oltre ai classici SBC e AAC e il supporto al multipoint, che vi permette di collegare le cuffie contemporaneamente a due dispositivi. E poi c’è anche il Fast Pair, che permette di associare rapidamente gli auricolari agli smartphone Android.

ANC e trasparenza

Partiamo parlando della cancellazione del rumore, che è ok ma non ai livelli dei top di gamma. È regolabile dall’app su quattro modalità (Smart / Max / Moderate /Mild), ma anche al livello Max non è la più efficiente del mercato. Fa il suo, riduce molto i suoni costanti (metropolitana, treno, etc), ma ha i suoi limiti, soprattutto sulle frequenze medie.

Credo che parte della “colpa” dipenda anche dai gommini, che sono molto comodi ma anche non troppo “ingombranti”: di conseguenza, non bloccano troppo il canale uditivo, e quindi non garantiscono un alto livello di isolamento passivo.

C’è ovviamente anche la modalità Trasparenza, anch’essa regolabile in intensità: riesce a riprodurre i suoni in modo naturale, con solo un piccolissimo fruscio di fondo (comunque non udibile con la musica in riproduzione).

App HeyMelody

L’applicazione di riferimento è HeyMelody (la stessa di OPPO), disponibile per Android e iOS. 

Dall’app HeyMelody possiamo poi personalizzare il profilo sonoro, scegliendo uno dei 4 preset disponibili o creando dei profili personali regolando manualmente l’equalizzatore a sei bande. In termini di suono, segnaliamo anche i già citati Golden Sound e 3D Audio, ma ricordiamo anche che dall’app si abilita la scelta del codec LHDC sugli smartphone compatibili.

Non manca poi un buon Fit test per verificare l’aderenza dei gommini, la Game mode per ridurre al minimo la latenza per i videogiochi e la funzione per ritrovare gli auroclari smarriti.

Controlli

I controlli touch hanno alti e bassi: tendenzialmente funzionano abbastanza bene ma, specialmente in movimento, capita che un triplo tap non venga interpretato correttamente.

D’altra parte, c’è una piacevolissima sorpresa: questi Buds 3 sono i primi auricolari di OnePlus che integrano i controlli per la regolazione del volume, tramite uno swipe sulle astine. Poter controllare il volume senza tirar fuori lo smartphone è sempre un grande pregio, che tra l’altro non è facile trovare su auricolari sotto i cento euro. 

I comandi sono parzialmente personalizzabili dall’app, e io li ho impostati così:

Singolo Clic (SX/DX): [Niente]
Doppio clic (SX/DX): Play/Pausa
Triplo clic (SX): Assistente vocale
Triplo clic (DX): Traccia successiva
Clic prolungato: ANC/Trasparenza

Non manca il sensore di prossimità, che manda automaticamente in pausa la musica quando rimuoviamo un auricolare e la fa ripartire quando entrambi sono di nuovo a posto.

L’autonomia è buona, di poco superiore alla media: OnePlus dichiara fino ad 6,5 ore con ANC attivo e fino 10 ore con ANC spento, a cui si aggiungono 3 ricariche abbondanti fornite dal case, con un’autonomia complessiva dichiarata fino a 44 ore (senza ANC).

Inoltre, il case supporta la ricarica rapida, che garantisce ben 7 ore di riproduzione con 10 minuti di ricarica. Manca invece il supporto alla  alla ricarica wireless.

Sorprendentemente buoni i microfoni, che riescono a isolare molto bene i rumori di fondo: la qualità della voce varia in base alle condizioni generali, ma ho fatto senza problemi chiamate in condizioni veramente sfavorevoli, come in bici controvento in mezzo al traffico. Nella registrazione di seguito è davvero notevole come gli auricolari siano riusciti a eliminare il rumore di tutte le auto e i camion che mi passavano vicino, a meno di due metri.

Il costo dei OnePlus Buds 3 è di 99€, ma al momento è possibile acquistarli sul sito ufficiale di OnePlus con 10€ di sconto, al costo di 89€.

Sono auricolari di grande qualità, con un buon suono, il controllo del volume, tante piccole chicche software e la cancellazione del rumore che, seppur non la migliore del settore, fa il suo. Il prezzo è quindi interessante, ma si pone in una fascia molto affollata e piena di ottimi prodotti: queste cuffiette si scontrano inevitabilmente con tanti altri ottimi modelli, magari anche con prezzo leggermente inferiore (come i Soundcore Space A40 o i Soundcore Liberty 4NC), che garantiscono un’esperienza utente altrettanto ottima.

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