Recensione EarFun Air Pro 4: tanta qualità al giusto prezzo

La confezione di vendita è abbastanza standard: al suo interno troviamo un cavetto USB/USB-C (non di grande qualità) e 3 coppie di gommini aggiuntivi, per un totale di 4 coppie (inclusa quella applicata di default).

Da un punto di vista estetico, gli auricolari hanno un design vagamente riconoscibile: niente di troppo particolare, ma la sezione esterna grigia e il cerchietto che evidenzia i controlli touch gli danno un po’ di personalità.

La custodia è il componente meno rifinito, qualcosa su cui l’azienda avrà risparmiato: non ha particolari difetti ed è sufficientemente solida, ma il coperchio è un po’ lasco e non brilla per finiture. Sulla parte frontale ha 3 LED che indicano lo stato di carica, sul retro il connettore USB-C e all’interno, sollevando il coperchio, un tasto per mettere in pairing le cuffiette.

Gli auricolari sono piuttosto comodi alle orecchie: come sempre, il comfort di un paio di cuffie è un fattore altamente soggettivo, ma gli Earfun Air Pro 4 sono tra quei modelli che potrebbero piacere anche a chi normalmente non sopporta i gommini.

Gli auricolari risultano molto solidi e non manca la resistenza ai liquidi (certificazione IPX5).

La qualità audio è molto buona per il prezzo delle cuffie, direi anche superiore alle aspettative, e anche migliore che in passato.

Rispetto al modello precedente, anche con l’equalizzazione di default il suono mi pare più equilibrato, con bassi meno preponderanti. In ogni caso, il driver da 10 millimetri risponde molto bene all’equalizzazione: dall’app è disponibile un equalizzatore a 10 bande, oltre che un’infinità di preset, dedicati a diversi generi musicali.

C’è anche uno strumento che permette di ottenere un suono personalizzato in base alla sensibilità dell’udito, con uno slider da regolare fino a quando non si sente più il suono di controllo. Terminata la procedura, che richiede circa un minuto, ci si ritrova con un equalizzatore personalizzato per compensare le eventuali (e fisiologiche) perdite dell’udito.

Molto apprezzato il supporto a Snapdragon Sound, che include anche il codec aptX Lossless, che può garantire prestazioni audio migliori con gli smartphone compatibili.

E, a proposito di codec, c’è anche il supporto a LDAC (codec audio ad alta risoluzione di Sony) e LC3, che sarà lo standard del futuro. È il primo codec LE Audio (Low Energy Audio), che rappresenta il futuro delle trasmissioni Bluetooth: purtroppo al momento non sono moltissimi gli smartphone che supportano questo codec (nonostante sia già integrato in Android 13), ma potete star certi che nei prossimi anni sarà lo standard, e avere un paio di cuffiette che supportano già questa tecnologia è un gran vantaggio.

E, tra i benefici dell’LE Audio, c’è anche il supporto ad Auracast, un nuovo sistema di broadcasting audio che diventerà sempre più diffuso nei prossimi anni.

In termini di connettività, gli EarFun Air Pro 3 utilizzano Bluetooth 5.4 e supportano anche il multipoint (connessione simultanea a due dispositivi).

Ma oltre a codec e qualità musicale, il vero punto di forza di questi auricolari è sicuramente la cancellazione attiva del rumore, che è davvero impressionante per la fascia di prezzo. Dall’applicazione ci sono varie modalità per l’ANC, un po’ troppe, che rischiano di far confusione:

Strong
Balance
AI Environment Adaptive
AI Ear Adaptive
Wind noise cancellation

Ottima la modalità per la riduzione del vento (molto utile quando si va in bici), ho apprezzato la possibilità di avere un ANC adattivo, ma in generale ho fatto fatica a distinguere tra le varie modalità.

In ogni caso, con ANC Strong si va sul sicuro: che si tratti di eliminare il rumore di metropolitane o coprire le voci del chiacchiericcio in ufficio, gli EarFun Air Pro 4 sorprendono per la qualità del loro ANC, che non esagero nel definire quasi paragonabile a quello di auricolari top di gamma

Se cercate quindi cuffiette con un’ottima cancellazione del rumore che non costino uno sproposito, potete anche smettere di cercare: queste vanno benone.

Ovviamente non manca la modalità Trasparenza, che è possibile impostare su due modalità (Default e Naturale): il risultato è buono, ma non così entusiasmante come quello dell’ANC.

Dall’applicazione, disponibile per Android e iOS, è possibile anche attivare la Game Mode, che riduce al minimo la latenza, modificare l’equalizzazione e personalizzare i controlli.

Ottima la possibilità di personalizzare ogni singola interazione (tap, doppio tap, triplo tap, tap prolungato) per ognuno dei due auricolari, anche se i controlli touch non sono i più affidabili mai provati.

Niente di troppo drammatico, ma mettere in pausa o cambiare traccia mentre si sta camminando non sempre funzionerà al primo colpo. C’è di buono, però, che tra i vari comandi c’è anche il controllo del volume (con un tap).

Buoni anche i microfoni, promossi per il prezzo: comprimono un po’ la voce, che risulterà un po’ metallica e innaturale anche in condizioni di quiete (come potete sentire dalla seconda registrazione), ma riescono anche a isolare molto bene dai rumori esterni, mantenendo la voce sempre udibile.

Anche l’autonomia è superiore alla media: si parla di una durata fino a 7,5 ore con ANC attivo con una singola ricarica (fino a 11 senza), a cui si aggiungono le ricariche fornite dal case, che portano l’autonomia complessiva fino a 52 ore senza ANC.

C’è la ricarica rapida (10 minuti in carica per 2 ore di ascolto) e, sorprendentemente, anche la ricarica wireless, decisamente non comune per questa fascia di prezzo.

Gli EarFun Air Pro 4 hanno un costo di listino di 79,99€, un prezzo decisamente concorrenziale considerando il pacchetto completo.

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