Quello che vi stiamo per raccontare è un tentativo di truffa abbastanza incredibile, come probabilmente non ne abbiamo mai parlato. Si basa tutto sulla pressione psicologica in merito ai propri risparmi, con lo scopo di svuotarvi il conto bancario ovviamente.
L’aspetto agghiacciante è che i truffatori sembra siano in grado di falsificare il numero dal quale vi chiamano, facendo risultare che in realtà vi sta chiamando la vostra banca e addirittura la Polizia Postale. Tutto inizia con una chiamata dalla vostra banca, che in realtà arriva dai truffatori che riescono a falsificare il numero dal quale vi chiamano.
La prima conversazione è allarmante perché vi chiederanno di confermare o meno delle operazioni sul vostro conto, come trasferimenti di ingenti somme di denaro. Con astuzia vi chiederanno di comunicare il vostro nome e cognome, che ovviamente non hanno, e anche di accedere al vostro home banking per verificare gli ultimi movimenti. Con questa scusa si faranno comunicare anche il saldo sul conto.
A questo punto vi diranno che ci sono delle operazioni in uscita sospette, di poco inferiori al vostro saldo totale. Questo vi farebbe andare nel panico, confermando che ovviamente volete bloccarle. A questo punto arriva l’aspetto più assurdo della truffa. I truffatori vi chiederanno di confermare alla Polizia Postale quanto sta avvenendo. Vi richiamerà quindi un secondo numero, che dal telefono leggerete come Polizia Postale, con un fantomatico agente che saprà il vostro nome e cognome e gli importi incriminati (visto che provano a farseli comunicare con la prima chiamata dalla banca fake).
La conversazione che abbiamo avuto con la Polizia Postale fake è stata agghiacciante, con rumori di volanti e centralini di polizia riprodotti in sottofondo e una certa aggressività e fretta da parte dell’agente.
Successivamente vi richiamerà la banca fake, chiedendovi di recarvi un ATM per effettuare lo spostamento dei vostri soldi su un secondo IBAN, perché quello originale risulta compromesso. Questo secondo IBAN sarebbe intestato a voi, ma solo dopo il trasferimento dei fondi potrete accedervi, prima del trasferimento sarà intestato a un consulente della banca fidato.
Abbiamo ovviamente segnalato il tentativo di frode alla banca, e ci hanno comunicato che non è la prima volta che ne sentono parlare. La parte grave è che i trasferimenti, come i bonifici, effettuati da ATM non sono revocabili. Quindi tali truffatori mirano appunto a svuotarvi il conto, senza farsi troppi problemi, e senza darvi modo di rimediare una volta realizzata la truffa.
La banca ci ha anche riferito che esisterebbero dei software in grado di simulare qualsiasi numero telefonico in chiamata. Infatti, provando a richiamare tali numeri dal registro chiamate, riusciremmo davvero a parlare con la banca e con la Polizia Postale.
Come accorgersi della truffa? Tenete sempre a mente che la vostra banca, anche in caso di clonazione di carte e furti di identità, non vi chiederà mai di effettuare operazioni in ATM mentre siete al telefono con ipotetici operatori bancari o agenti di Polizia Postale. In casi di emergenza, la banca provvederà a bloccare tutto e poi convocherà il titolare del conto per lo sblocco.
Diffidate assolutamente di richieste simili. Anche se doveste ricevere apparenti chiamate dalla banca, provate a cercare i nomi dei consulenti che si presentano al telefono su internet, provate a dare informazioni non veritiere per verificare se possiedono davvero tutti i vostri dati. E soprattutto, non trasferite mai nemmeno un euro in nessun caso.
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