CORSAIR M75 WIRELESS, la recensione del mouse gaming simmetrico perfetto per tutti (o quasi)

Nella confezione del CORSAIR M75 WIRELESS troviamo il mouse, un cavo in corda per la ricarica e l’uso in modalità cablata, il ricevitore USB per usare il mouse in modalità senza fili e 4 pulsanti laterali aggiuntivi. Per far sì che il mouse fosse davvero simmetrico, CORSAIR ha messo i pulsanti laterali su entrambi i fianchi, e li ha resi magnetici in modo da permettere di cambiarli. Ve lo spiego meglio a breve. L’unica mancanza degna di nota? Un adattatore USB-C/USB-A per collegare il ricevitore e tenerlo più vicino al mouse durante l’utilizzo, in modo da da eliminare eventuali interferenze.

Vediamo come prima cosa la scheda tecnica del CORSAIR M75 WIRELESS:

Sensore: CORSAIR MARKSMAN, DPI fino a 26.000 (scatti di 1 in 1), 650 IPS, fino a 50G di accelerazione
Polling rate: fino a 1.000 Hz
Switch Tasti: pulsanti CORSAIR QUICKSTRIKE con switch ottici garantiti per 100 milioni di click
Numero pulsanti: 5 programmabili (+ 3)
Batteria: fino a 105 ore di utilizzo in Wi-Fi (RGB OFF), fino a 65 ore di utilizzo in Wi-Fi (RGB ON)
Dimensioni: 128 x 64,6 x 42 mm
Peso: 89 g
Connettività: USB-C con cavo dedicato 180 cm, Wi-Fi 2.4 GHz SLIPSTREAM sub-1ms, Bluetooth 4.2 LE
Software: iCUE

Il nuovo mouse CORSAIR pesa 89 grammi. Non è esattamente un peso piuma, visti anche gli ultimi mouse di cui vi ho parlato su queste pagine, ma ci sono comunque modelli più pesanti. Anzi, visti gli standard di qualche anno fa, l’M75 WIRELESS è quasi leggero. E nel caso voleste qualcosa di simile ma con meno grammi sulle spalle, potete puntare all’M75 AIR del 2023 di cui vi parlo brevemente al termine di questa review. Arrivando a quasi 90 grammi, l’M75 2024 è bello piazzato, nel senso che è solido e privo di apparenti debolezze o punti vuoti. E le dimensioni non sono da meno: si parla di 128 x 64,6 x 42 mm. L’ottimo NIGHTSABRE WIRELESS dell’anno scorso era meno alto (40,41 mm) e meno largo (63 mm). Non siamo così vicini a un G G502X di Logitech G, ma poco ci manca. Non l’ho trovato scomodo per questo, anzi, ma tenetene di conto se avete le mani piccole.

A livello hardware, troviamo un rodato sensore MARKSMAN di CORSAIR con risoluzione massima pari a 26.000 DPI. La cosa ottima, a riconferma della precisione del sensore, è che è regolabile con scatti di 1 in 1. Il polling rate arriva a un massimo di 1.000 Hz, anche senza fili via SLIPSTREAM (non con il Bluetooth, ovviamente). Non ho ben capito il perché. M75 WIRELESS dell’anno scorso arrivava a 2.000 Hz, e anche tutti gli ultimi mouse CORSAIR che ho provato ci arrivavano. Visti i recenti mouse cinesi e non (vedi NZXT) che raggiungono addirittura 8.000 Hz a prezzi più concorrenziali mi aspettavo di più. C’è però da fare il solito ragionamento sul carico di lavoro che si riversa sull’hardware del PC: più si sale con il polling rate, più il sistema potrebbe soffrire, tant’è che su dispositivi CORSAIR che raggiungono gli 8.000 Hz vengono fuori avvisi su iCUE relativi proprio allo stress a cui viene sottoposto l’hardware del computer.

Le modalità di connessione, come avrete visto dalla scheda tecnica, sono 3. Quella senza fili in Wi-Fi è con tecnologia SPLISTREAM a bassissima latenza, una tecnologia rodata che ho avuto modo di apprezzare anche su altri dispositivi del marchio. Alternativamente potete usare il Bluetooth, comodo magari se volete collegare il mouse a un secondo dispositivo, o il cavo in dotazione. Non è un cavo in PARACORD, ma si lascia comunque usare nel caso dobbiate continuare a giocare o a lavorare con il mouse durante la ricarica.

A livello puramente estetico, CORSAIR rende disponibile il nuovo M75 WIRELSS nel classico colore nero o in un bianco decisamente più sgargiante. Le linee sono piuttosto classiche, e l’unico indizio che ci fa capire che ci troviamo di fronte a un modello gaming è una illuminazione RGB a due zone che illumina logo, due strisce traslucide sul dorso e una piccola sezione sul retro che proietta la luce anche sulla superficie su cui si trova il mouse. I LED non sono potentissimi, ma comunque donano quel tocco appunto di gaming al tutto che non guasta.

Veniamo alle funzioni legate alla simmetria. L’M75 di nuova generazione ha i classici doppi pulsanti laterali su entrambi i fianchi. Di base, sul fianco destro, quello che solitamente è privo di tasti, sono montati dei tasti piatti molto difficili da premere. L’idea è questa: se siete destrimani non avete bisogno dei due tasti sul fianco destro, visto che ci arriverebbe solo il mignolo risultando praticamente inusabili. Di conseguenza è inutile renderli facili da premere, meglio far sì che il fianco sia quanto più liscio possibile. Se invece siete mancini, potete usare i tasti presenti in confezione per rendere il fianco sinistro liscio, cambiando al contempo i tasti destri con versioni più facili da premere. Sostituire i pulsanti è facile: sono magnetici, ma per rimuoverli dovete premere sul punto più interno e fare leva. In sostanza è impossibile rimuoverli durante l’uso comune, visto che dovete fare un movimento specifico per scollegare i magneti e inserire gli eventuali pulsanti nuovi. Da iCUE, il software ufficiale di CORSAIR, potete poi attivare o disattivare la modalità per mancini, in modo da disabilitare i tasti che non usereste. Comunque se volete potete anche tenerli attivi tutti. Trovate la funzione in Impostazioni dispositivo da iCUE.

I tasti programmabili sono quindi 4 (+2) in tutto: i due (o i 4) laterali, il clic destro, quello centrale legato alla rotellina. Ci sono anche due tasti sul retro: uno è per accensione/spegnimento e per l’abbinamento Bluetooth; l’altro è per ciclare tra i profili DPI. Quest’ultimo non è tra i più comodi, ma viste le forme del mouse (il sopra è molto bombato) forse era l’unica soluzione possibile. Come già accennato, i pulsanti effettivamente programmabili sono regolabili tramite iCUE insieme a tanti altri parametri. Vediamo insieme cosa si può fare dal software di CORSAIR:

Assegnazioni tasti e tasti hardware – Qui si riprogrammano i tasti modificabili (tutti tranne il clic sinistro e quelli sotto), assegnandogli caratteri da tastiera, testo, controlli multimediali, funzioni mouse classiche o macro. La differenza fra i due tab è che il primo (Assegnazione Tasti) è in funzione quando il software è aperto, il secondo (Assegnazione Tasti Hardware) è possibile memorizzarlo nella memoria interna del mouse, che però mantiene un solo profilo d’uso.
Effetti di illuminazione e illuminazione hardware – Da qui si gestiscono i parametri di retroilluminazione dei LED. La differenza è la solita di prima: potete impostare effetti software o memorizzati nell’hardware del mouse.
DPI – Da qui potete impostare 5 profili d’uso DPI con scatti 1 a 1, ognuno con un colore di riferimento che verrà rappresentato dai LED del mouse. C’è il profilo Sniper (cecchino), che potete abbinare ad esempio a uno dei tasti laterali per rallentare il mouse e prendere la mira con maggior precisione.
Calibrazione superficiale – La si usa con il mouse collegato via USB al PC, serve a calibrare il sensore cambiandone il comportamento a seconda del tipo di superficie su cui lo si usa.
Impostazioni dispositivo – Qui trovate tantissime impostazioni utili. Da questa schermata si attiva la modalità mancini, che disattiva i tasti sul fianco sinistro per attivare quelli sul tasto destro. Potete anche decidere di attivarli tutti. Potete poi regolare il polling rate, la luminosità, i parametri di stand-by, snap ad angolo, altezza di sollevamento.

Com’è il feedback dei tasti? I tasti QUICKSTRIKE con switch ottici si lasciano usare che è un piacere. Sono premibili lungo tutta la loro superficie, anche se per via del dorso bombato impugnature speciali come quella ad artiglio o la finger tip potrebbero risultare un po’ più scomode. Il clic ha un rumore deciso ma non “cheap”, e proprio per via della loro natura ottica non avrete problemi di latenza. La rotellina è in plastica, ma il feedback è comunque buono, gli scatti precisi e il grip degno di modelli con coperture in gomma. E i tasti laterali? Molto meglio di tanti altri modelli, e questo nonostante la loro natura modulare. Forse non avrebbe guastato una copertura un po’ più accentuata per i tasti da tenere attivi. Diciamo che è praticamente impossibile premerli per sbaglio.

E all’atto pratico? Il mouse scorre molto bene grazie ad ampi piedini in PTFE, e il peso di 89 grammi, soprattutto se siete abituati a modelli ben più pesanti, si sente molto poco. Come ho già ribadito, il dorso è bello alto, e non tutti potrebbero trovarcisi bene. Dal canto mio posso dirvi che l’ho utilizzato a questo punto per qualche settimana sia in ambito lavorativo che in quello gaming senza riscontrare problemi al polso o difficoltà nell’utilizzo prolungato. Rispetto ad alcuni modelli più leggeri l’ho usato a un valore DPI maggiore (tra i 1.200 e i 1.400), ma quello è un fattore che dipende interamente dalle vostre abitudini ed esigenze. E vi dirò: non avrei grossi problemi a farlo diventare il mio mouse principale. Il peso è a metà tra i modelli super leggeri e quelli più pesanti; tasti in più ce ne sono, ma non così tanti che non per tutti sono utili; il polling rate è alto ma non altissimo (e va bene così); e le forme simmetriche si lasciano usare da tutti.

E l’autonomia? CORSAIR non ha indicato i mAh della batteria, ma sono abbastanza da garantire più di 60 ore di utilizzo. Il valore finale dipende interamente dai LED: se accesi e al massimo della luminosità il valore si aggira intorno alle 60 ore appunto, e in effetti dalle prove che ho potuto fare è una stima realistica. Spegnendo tutto si arriva anche a 105 ore, anche di più se lo usate in Bluetooth (210 stimate). Direi che di meglio era difficile fare. Su Windows potete anche attivare un indicatore di carica residua da mostrare direttamente nella barra delle applicazioni.

Se seguite il mondo CORSAIR potreste conoscere il mouse del 2023 denominato M75 AIR WIRELESS. Quali sono le principali differenze fra il modello 2023 e quello protagonista di questa recensione? La variante 2023 è priva di LED, è più leggera (appena 60 g), è dotata di una batteria leggermente più piccola (fino a 100 ore contro le 105 del modello 2024) e, soprattutto, non ha i tasti aggiuntivi sul fianco destro. Per quanto le sue forme siano simmetriche, gli utenti mancini non avranno a disposizione i tasti programmabili sul fianco giusto, cosa che invece troveranno sull’M75 del 2024. Se però volete performance gaming più avanzate, il modello 2023 ha 2.000 Hz di polling rate, mentre quello 2024 si ferma a 1.000.

Il prezzo di listino per l’Italia ammonta a 129,99€, 20€ meno dell’M75 Air del 2023. Non è male, considerato che ci troviamo di fronte a un modello particolare pensato per accontentare anche un’utenza mancina. Ci sono ovviamente tanti modelli che costano meno, ma non tutti possono dire di avere tasti magnetici intercambiabili. Il mouse sarà disponibile inizialmente sullo store CORSAIR, per poi sbarcare sui classici canali di vendita quali banalmente anche Amazon Italia.

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