
A partire da luglio 2023, sarà disponibile la nuova “Carta risparmio spesa” o “social card”, destinata alle famiglie italiane con un reddito ISEE inferiore a 15.000 euro. Questa iniziativa, inserita nella Legge di Bilancio 2023 e nel Decreto firmato dal Ministro dell’Agricoltura e delle Finanze, prevede un voucher del valore di 382,5 euro per ciascun beneficiario.
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Che cos’è la Carta Risparmio Spesa
La Carta risparmio spesa consiste in un blocchetto di buoni spesa che i Comuni erogheranno alle famiglie, da utilizzare esclusivamente per l’acquisto di beni di prima necessità, in particolare quelli alimentari. Si tratta di una misura simile ai buoni spesa che andrà probabilmente a sostituirsi e si affiancherà alla Carta Acquisti.
Questa iniziativa è una delle misure per le famiglie in difficoltà previste dalla Legge di Bilancio 2023, che è entrata in vigore il 1° gennaio dello stesso anno. La Carta risparmio spesa si aggiunge ad un altro importante intervento per i più poveri, il reddito alimentare, che attualmente è bloccato.
Per l’operatività di questa social card, l’Esecutivo ha già stanziato un fondo di 500 milioni di euro da distribuire ai Comuni che gestiranno la misura, in modo diverso a seconda del numero dei cittadini. Le modalità sono state rese note dal Decreto del 18 aprile 2023 firmato dal Ministero dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentale e dal Ministero dell’Economia e delle Finanze e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.110 del 12-05-2023.
In sintesi, la Carta risparmio spesa 2023 è un’importante iniziativa destinata a sostenere le famiglie italiane in difficoltà, offrendo un aiuto concreto per fronteggiare il caro vita. Se sei una famiglia con un reddito ISEE inferiore a 15.000 euro, potrai richiedere la Carta risparmio spesa e usufruire dei buoni spesa per l’acquisto di beni di prima necessità.
Carta Risparmio Spesa 2023: Requisiti e Esclusioni
La carta risparmio spesa è un’agevolazione prevista dal Decreto 18 aprile 2023, destinata alle famiglie residenti in Italia con un ISEE non superiore a 15.000 euro annui. Vediamo nel dettaglio i requisiti per accedere al contributo.
REQUISITI
Per poter richiedere la carta risparmio spesa, è necessario che:
- Tutti i componenti del nucleo familiare siano iscritti nell’Anagrafe della Popolazione Residente.
- Bisogna essere in possesso di una certificazione ISEE Ordinario in corso di validità con indicatore non superiore ai 15.000 euro annui.
ESCLUSIONI
È importante segnalare che il contributo non spetta:
- Ai nuclei familiari che includono titolari di Reddito di Cittadinanza, Assegno di inclusione o qualsiasi altra misura di inclusione sociale o sostegno alla povertà.
- Ai nuclei familiari in cui almeno un componente è percettore di NASPI, DIS-COLL, Indennità di mobilità, Fondi di solidarietà per l’integrazione del reddito, Cassa integrazione guadagni (CIG) o qualsiasi differente forma di integrazione salariale o di sostegno nel caso di disoccupazione involontaria erogata dallo Stato.
Ricordiamo che i requisiti sopracitati devono essere posseduti alla data di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto.
Importo Carta Risparmio Spesa 2023
Il Decreto del 18 aprile 2023 ha introdotto importanti novità riguardo alla carta risparmio spesa. In particolare, il Governo ha previsto l’erogazione di un unico contributo per nucleo familiare, del valore complessivo di 382,5 euro per l’anno in corso. Questa nuova formula dei buoni spesa ha visto l’assegnazione di un budget di 500 milioni di euro da parte dell’Esecutivo.
Si tratta di un’importante iniziativa che mira a sostenere le famiglie italiane, soprattutto quelle più colpite dalla crisi economica causata dalla pandemia. Grazie alla carta risparmio spesa, infatti, i nuclei familiari potranno acquistare beni di prima necessità come alimentari, farmaceutici e di igiene personale presso i punti vendita convenzionati.
L’obiettivo del Governo è quello di garantire a tutti i cittadini l’accesso ai beni essenziali per la sopravvivenza, con particolare attenzione alle fasce più deboli della popolazione. La carta risparmio spesa rappresenta dunque uno strumento importante per ridurre le disuguaglianze sociali e garantire una maggiore equità nel Paese.
Come funziona la card risparmio spesa
La carta risparmio spesa è un’iniziativa che permette di avere dei buoni sconto da utilizzare presso i negozi convenzionati. La carta è nominativa e viene distribuita dai Comuni attraverso un sistema abilitante. I buoni spesa possono essere utilizzati presso i supermercati e gli ipermercati aderenti all’iniziativa.
Per accedere alla carta risparmio spesa, i Comuni ricevono da INPS l’elenco dei beneficiari del contributo. I nuclei familiari residenti sul territorio vengono selezionati sulla base dei dati forniti da INPS, seguendo i criteri stabiliti dall’istituto. La priorità viene data ai nuclei familiari composti da non meno di tre persone, di cui almeno uno nato entro il 31 dicembre 2009 e con un indicatore ISEE più basso. In caso di parità di requisiti, si darà priorità ai nuclei composti da almeno un componente nato entro il 31 dicembre 2005. Se ancora ci fosse parità, si darà la priorità ai nuclei familiari con un indicatore ISEE più basso.
Quali sono i beni acquistabili con la carta Risparmio Spesa
Il nuovo bonus spesa del 2023 istituito dal Governo consentirà di usufruire di agevolazioni solo per determinati acquisti. In particolare, il contributo sarà destinato esclusivamente all’acquisto di beni alimentari essenziali, i quali saranno elencati in un apposito provvedimento che al momento non è stato ancora reso pubblico. È opportuno sottolineare che l’acquisto di bevande alcoliche non sarà ammesso, come già specificato nel Decreto del 18 aprile 2023. La card potrà essere utilizzata presso tutti i punti vendita di generi alimentari che aderiscono alla convenzione prevista dal Governo.
Come richiedere la carta risparmio spesa
La carta risparmio spesa è nominativa e destinata ai nuclei familiari beneficiari, viene assegnata in modo pratico attraverso un processo gestito dai Comuni. Ma come funziona questo iter? Ecco di seguito i dettagli.
Il primo passo avviene entro 30 giorni dalla pubblicazione del Decreto del 18 aprile 2023 (ovvero entro il 13 giugno 2023) quando l’INPS mette a disposizione dei singoli Comuni gli elenchi dei beneficiari tramite un’applicazione WEB presente sul sito dell’istituto, insieme alle relative Istruzioni Operative.
Successivamente, i Comuni devono verificare la posizione anagrafica dei nuclei familiari contenuti negli elenchi e, in base al numero di carte loro assegnate, attribuire le eventuali carte residue dopo l’applicazione dei criteri stabiliti.
Una volta completata questa fase, i Comuni procedono alla selezione dei beneficiari, sia nuclei familiari che unipersonali, in stato di effettivo bisogno, utilizzando informazioni fornite dai servizi sociali locali.
Dopo aver eseguito la procedura di assegnazione, i Comuni consolidano gli elenchi dei beneficiari e l’INPS, dopo 15 giorni dalla chiusura della procedura, rende definitivi gli elenchi e li trasmette in forma telematica a Poste Italiane per la distribuzione delle carte.
Infine, i Comuni comunicano ai beneficiari l’assegnazione del beneficio e le modalità per il ritiro delle carte presso gli uffici postali abilitati al servizio.
Come viene erogato il bonus?
La somma stanziata verrà distribuita mediante l’utilizzo di carte elettroniche di pagamento, prepagate e ricaricabili, messe a disposizione da Poste Italiane tramite la sua società controllata Postepay. La consegna di tali carte verrà effettuata presso gli sportelli postali autorizzati al servizio, garantendo ai beneficiari un’agevole e immediata ricezione del contributo. Il numero complessivo di carte assegnabili, nel presente caso, ammonta a 1.300.000 unità.
Dove è possibile utilizzare la carta risparmio spesa
Gli esercizi commerciali che firmeranno la convenzione con il Ministero dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare avranno l’opportunità di accettare la carta risparmio spesa come forma di pagamento. Questi negozi e supermercati, o simili, dovranno impegnarsi ad adottare dei piani volti a contenere i costi dei beni alimentari di prima necessità, che includono l’applicazione di sconti speciali per i titolari della carta.
La convenzione stipulata deve prevedere la trasmissione periodica dei dati relativi alle variazioni dei prezzi dei beni di prima necessità, che verranno comunicati al pubblico in generale.